LE SALE
Preistoria e Protostoria
Dati sulla frequentazione preistorica del territorio di Noto provengono dai Ripari di Stafenna del Paleolitico Superiore, presso Cava Candelaro.
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Al Mesolitico Recente e al Neolitico Antico risalgono gli strumenti litici rinvenuti in contrada Sarculla, sul Vallone Sortino.

Abitata nell’Eneolitico e nell’Antica Età del Bronzo, la Grotta Sbriulia si articola in tre ambienti per circa 40 m. Nel 1968 Gioacchino Santocono Russo recupera ceramiche grigio-brune, decorate con pigmento rosso-ocra, nello stile San Cono-Piano Notaro-Calafarina (metà IV millennio a.C.) e vasi decorati in bruno su fondo rosso in stile castellucciano (2200 – 1450 a.C.). Oltre agli strumenti in selce, ossidiana e basalto, anche una rara placchetta in scisto.

Al Mesolitico si riferiscono i microliti in selce, mentre al Neolitico strumenti in selce e in ossidiana, vetro vulcanico dell’isola di Lipari, nelle Eolie

Il nome di Cultura di Castelluccio deriva dall’omonimo villaggio, indagato da Paolo Orsi nel 1890/91.

Le necropoli comprendono circa 200 tombe a grotticella artificiale, alcune con prospetti monumentali, altre munite di chiusini con motivi spiraliformi a bassorilievo, oggi esposti al Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

Nel villaggio erano prodotti anche degli oggetti enigmatici, gli ossi a globuli, forse idoletti-amuleti.

Il villaggio di Castelluccio controllava un percorso sul crinale parallelo al Fiume Tellaro che, dalla costa, penetrava verso il Monte Lauro, da cui si estraeva la selce. Dagli scavi compiuti nel villaggio negli anni ‘80 e ‘90 del XX secolo da Giuseppe Voza sono state rinvenute alcune capanne: al centro della capanna più grande, forse luogo sacro, era posta una grande giara cordonata con resti organici d’olio d’oliva. 

Osso a Globuli

Importante centro siculo della Prima Età del Ferro fu Monte Finocchito, sito eponimo della cultura omonima. Nel 1893 e nel 1896, Paolo Orsi esplorò quasi seicento tombe a grotticella artificiale risalenti sia alla Cultura di Pantalica Sud (850-730 a.C.), sia alla Cultura del Finocchito (730 – 660 a.C).

In quest’ultima fase il villaggio si struttura in forma proto-urbana, munito di una fortificazione con due bastioni.
All’agricoltura e alla pastorizia si affiancano l’artigianato ed il commercio con i Greci. Oltre a boccaletti trilobati, anfore e coppe, si diffondono oggetti di lusso, come collane, bracciali, anelli e spille a lunga staffa in bronzo e ferro. 

I rapporti con i Greci mutano in seguito alla fondazione di Akrai, nel 664 a.C.

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